La potenza aerobica: uno sport femminile

Pubblicato il 16 aprile 2014 | Categoria: Fitness e salute, Il fitness al femminile

La capacità aerobica è una delle componenti più importanti dello stato di forma fisica. Essa è un indicatore della quantità di ossigeno nel sangue pompato dal cuore e trasportato ai muscoli in attività, nonché dell’efficienza con cui i muscoli utilizzano tale ossigeno. Quando l’allenamento è molto intenso, il metabolismo aumenta. Nel momento in cui l’organismo fa fronte al maggiore fabbisogno di energia, il corpo raggiunge un limite di consumo/assorbimento di ossigeno, chiamato VO2.

Quando viene raggiunto il massimo livello di assorbimento di ossigeno, si parla di VO2max. Il consumo di ossigeno si misura attraverso il test di Cooper. La dottoressa Assunta Gennarelli ci spiega cos’è: “Consiste in una corsa di 12 minuti su un percorso misurabile e in piano. Gli atleti vengono avvisati del tempo percorso in maniera tale da renderli consapevoli del ritmo da mantenere. Al termine del test, e cioè dei 12 minuti, l’atleta viene fatto fermare sul posto o gli viene fatto lasciare a terra un segnale. A seconda dello spazio percorso c’è una classificazione attraverso dei parametri resi noti”.

Aumentare la propria capacità aerobica significa aumentare la capacità del proprio cuore e apparato cardiovascolare di fornire ossigeno ed energia all’organismo. Chiaramente il modo migliore per migliorare la capacità aerobica, è quella di fare attività sportiva come jogging, nuoto, allenamento aerobico, ma anche camminare, andare in bicicletta. Le diverse abitudini di allenamento hanno un significativo effetto sulla capacità aerobica. Questo dipende anche dall’età, dal sesso e dai fattori ereditari.

Differenze sportive tra uomo e donna

Si parla ancora oggi di differenza di prestazione sportiva tra uomo e donna, di quali sono effettivamente i presupposti fisiologici di queste differenze nel momento in cui si programmano le tabelle di allenamento.
Alla base delle differenze prestative, ci sono chiaramente tutti gli aspetti correlati alla prestazione, sia condizionali che coordinativi, tecnici e tattici. La diversa età di sviluppo nei giovani atleti ha permesso di evidenziare subito quanto importante sia il ruolo delle caratteristiche morfologiche e della composizione corporea sulla prestazione. Parlare di differenza prestativa uomo-donna, non si deve ridurre banalmente a parlare delle differenze, per esempio nell’ambito dell’atletica, ai record del mondo sulle varie distanze oppure alla posizione che esamina semplicemente le medie ottenute sulle prime 100 donne e sui primi 100 uomini su una determinata distanza. Anche questo concetto è errato perché non tiene conto che per ragioni diverse le donne fanno meno sport e quindi hanno meno opportunità di essere coinvolte in prestazioni di alto livello.

Le influenze fisiologiche

Ci sono delle particolari influenze fisiologiche che giocano un ruolo importante sulle performance sportive tra uomo e donna. Innanzitutto quella antropometria. Gia da questo punto di vista la donna parte svantaggiata. La statura dei soggetti femminili è mediamente inferiore, come pure gli arti risultano essere generalemnte inferiori. Con la fase dello sviluppo, le femmine acquisiscono un centro di gravità del corpo più basso rispetto a quello dei maschi; nelle donne si ha un maggior sviluppo delle cosce e un allargamento del bacino, mentre nei maschi si apprezza un maggiore sviluppo di torso e spalle. Il busto dei maschi poi diventa più muscoloso. Altro elemento fondamentale è la differenza tra peso e composizione corporea.

L’inferiorità di peso nelle donne, penalizza sicuramente il sesso femminile, in quanto la massa grassa si aggira intorno al 25% rispetto a quella degli uomini che è del 15%. Questa maggiore percentuale di grasso risulta un vantaggio er le donne nel nuoto di fondo. La maggior presenza di grasso sottocutaneo infatti, favorisce il galleggiamento e consente un risparmio energetico; inoltre le gambe rimangono più in superficie e ciò permette una nuotata maggiormente idrodinamica; il grasso, perdipiù, nelle competizioni di nuoto sulle lunghe distanze, dota le donne di un migliore isolamento termico.

Anche per quanto riguarda il tessuto muscolare, il predominio è maschile; facendo riferimento alla massa corporea, il tessuto muscolare degli uomini infatti è di circa il 45%, mentre nelle donne risulta essere circa il 36%. Diversa è anche la disposizione della massa muscolare. Nelle donne infatti la massa muscolare è maggiormente disposta sulla parte inferiore del corpo. Le differenze di forza muscolare non sono particolarmente evidenti prima della pubertà, ma si accentuano durante il periodo della pubertà, si mantengono nel corso dell’età adulta e tendono a ridursi durante gli anni.

Le differenze nella forza muscolare sono correlate al maggiore sviluppo della massa muscolare, sviluppo favorito negli uomini dalla maggiore produzione di testosterone. Consegue da tutto ciò che gli uomini risultano sicuramente avvantaggiati in tutte quelle discipline che richiedono notevoli livelli di forza, velocità e potenza. La differenza di forza fra uomini e donne varia però a seconda dei distretti muscolari che si prendono in considerazione; risulta infatti maggiore nei muscoli delle braccia e inferiore in quelli delle gambe. Con l’allenamento, la forza della donna aumenta, ma il guadagno ottenibile è inferiore rispetto a quello dell’uomo.

A livello di apparato cardiocircolatorio, le differenze principali fra uomini e donne sono relative alle dimensioni delle camere cardiache, alla concentrazione ematica di emoglobina e al volume di sangue circolante; nelle donne tutti questi parametri risultano inferiori. 
Per quanto riguarda la mobilità articolare, gli uomini possiedono una maggiore flessibilità articolare rispetto alle donne per quanto riguarda le zone delle spalle e del tronco, mentre i soggetti di sesso femminile hanno una maggiore flessibilità a livello di arti inferiori, in particolar modo per quanto riguarda l’abduzione.

La massima potenza aerobica a livelli atletici

L’allenamento, negli sport di resistenza, induce nella donna le stesse modificazioni che nell’uomo. Un programma di allenamento fatto di sedute di resistenza aerobica è quindi cosa indiscutibile e utile per il mantenimento del benessere fisico. Ma a livelli atletici altamente competitivi, si deve considerare il giusto peso delle diversità tra uomo e donna. L’elaborazione dei principi medico-biologici dell’allenamento femminile costituisce un compito molto importante, necessario sia per incrementare l’efficacia della preparazione delle atlete sia per salvaguardarne la salute. Vanno quindi semplicemente stimolati tutti coloro che, lavorando con donne atlete e non, sviluppino una sensibilità maggiore nei loro confronti rispetto a carichi di lavoro nei programmi di allenamento.