Il ciclismo e i rischi di disfunzione erettile

Pubblicato il 14 luglio 2014 | Categoria: Featured, Fitness e salute, Sport e salute

La bicicletta è un’attività molto popolare che offre benefici evidenti per la salute, ma c’è una controversia in corso sul fatto che gli uomini che pedalano possano avere un rischio maggiore di disturbi urogenitali come la disfunzione erettile, infertilità, o il cancro alla prostata.

Questo, almeno, stando ai risultati di uno studio su quasi 5.300 ciclisti di sesso maschile che hanno partecipato al Cycling for Health Study, nel Regno Unito, e che sono stati presentati in un articolo pubblicato sul Journal of men’s Health.

Milo Hollingworth e Alice Harper, dell’University College London Medical School e Mark Hamer dell’ University College di Londra, hanno analizzato il rischio per queste patologie in relazione alla quantità di tempo settimanale dedicato alla bici, prendendo in considerazione valori che vanno da 4 ad 9 ore a settimana.

Secondo i risultati dello studio mentre non si verificano rischi per i ciclisti che pedalano non più di un’ora al giorno, ci sarebbero rischi maggiori legati all’attività prolungata e, in particolare, ai ciclisti professionisti.

Per quanto riguarda la disfunzione erettile che comunque, come ricorda l’urologo dr. Giuseppe Quarto…è una patologia multifattoriale e pertanto prima di dare una a terapia va vista la causa”.

I rischi sono probabilmente legati alla compressione delle arterie pudende, che portano il sangue ai corpi cavernosi del pene, con conseguente minor irrorazione.

Per quanto riguarda l’insergere di tumore prostatico il rischio è legato al fatto che la prostata poggia sul perineo, cioè la parte del bacino che poggia sul sellino. Con l’uso intenso aumentano i rischi che, comunque, non sembrano presenti nei ciclisti che percorrono fino a 5-6000 km annui e non hanno problemi prostatici preesistenti.

C’è da dire, comunque che, per evitare questi rischi anche per i ciclisti professionisti o nei cicloturisti a lungo raggio, esistono appositi sellini da bicicletta che evitano sia la compressione delle arterie pudende che l’appoggio del solo perineo.

Nessuna paura quindi, anche se un controllo medico preventivo, prima di darsi a lunghe pedalate, è sempre consigliato.