Pubblicato il 21 marzo 2014 | Categoria: I bambini e lo sport, Lo sport dall'infanzia all'adolescenza
Che l’attività fisica sia molto importante per i bambini è cosa risaputa da tempo. Quanto sia importante è però, probabilmente, ancora poco conosciuto. Volendo schematizzare i benefici accertati sono così riassumibili:
Ciononostante lo stile di vita dei bambini nei paesi occidentali, sempre più dipendente dalle attrazioni tecnologiche con il conseguente rischio di isolamento e sedentarietà creano non poche preoccupazioni. Preoccupazioni giustificate se si leggono i dati delle statistiche ufficiali di alcuni paesi. In Australia, ad esempio, il governo ha diffuso dati allarmanti.
L’indagine del ministero della salute australiano condotto nell’aprile 2012 ha trovato che il 25 % di bambini e adolescenti australiani , di età compresa tra cinque e 17 anni , sono in sovrappeso o obesi. Forse anche conseguenza del fatto che, in base a quanto comunicato dall’ufficio nazionaledi statistica, soltanto 6 bambini su 10 tra i 5 ed i 14 anni partecipano ad una qualsiasi forma di attività fisica o sportiva.
Al contrario, i bambini ed i ragazzi sedentari, il 40%, prediligono passare le proprie giornate al computer o guardano la TV.
I dati australiani, ma gli altri paesi occidentali non stanno sicuramente meglio, indicano che è necessario promuovere una cultura che produca desiderio, nei più piccoli e nei ragazzi, di fare esercizio fisico.
Le linee guida emanate dal Governo prevedono che non si oltrepassino le 2 ore nel guardare la TV o stare al pc o videogiochi e che debbano essere dedicati almeno 60 minuti al giorno ad attività fisica.
Tutti conosciamo i benefici che una regolare attività fisica porta alla salute in età adulta, ma certo queste non sembrano le motivazioni più approriate per far appassionare i bambini.
È necessario che la pratica sportiva, o comunque l’attività fisica, sia vissuta come una attività ludica, piacevole, non come un esercizio imposto e faticoso.
Uno dei sistemi migliori è senz’altro quello di favorire le inclinazioni emulative dei bambini verso gli sport più popolari anche quando questi non sono particolarmente formativi relativamente allo sviluppo fisico, come il calcio o il football americano, (sempre i dati del governo australiano dimostrano come la stragrande maggioranza dei bambini che praticano attività fisica sono orientati verso queste discipline) ma una strategia che porta frutti sicuramente migliori è quella di coinvolgere i bambini in attività praticate insieme a tutta la famiglia.
In realtà, non esiste un’età specifica. Addirittura è possibile fare attività fisica appena nati insieme alla mamma con grandi benefici per etrambi. Le attività migliori, come consiglia la pedagogista clinica dr.ssa Susy Galli, sono l’acquamotricità e lo yoga.
Il primo passo, sopratutto in situazioni già compromesse, è ridurre l’inattività disincentivando le attività sedentarie, ad esempio ponendo limiti di tempo per l’uso di videogames, computer e televisione.
Poi dando l’esempio, naturalmente. Genitori sedentari non forniscono grandi stimoli ai propri figli.
Fare insieme percorsi, anche brevi, in bicicletta, organizzare le classiche gite fuori porta nelle quali tutta la famiglia si muove e cammina ed anche incoraggiando le attività sportive del bambino, gratificandolo con l’incoraggiamento e la presenza costante durante gli allenamenti o le partite.
Sport ed attività fisica devono essere effettuati sempre avendo un occhio di attenzione alla sicurezza. Controlli medici preventivi, strutture sportive idonee con personale preparato e professionale, abbigliamento adeguato, regime dietetico salutare, sono tutti accorgimenti importanti per evitare danni fisici e rendere l’attività più piacevole e formativa per i bambini.
