I benefici della bicicletta

Pubblicato il 6 maggio 2014 | Categoria: Fitness e salute, Sport e salute

Donna o uomo non importa: il piacere delle due ruote è un’esperienza che non si nega a nessuno. Ma, ovvio, non siamo qui a parlar di motociclette. Benzina alle stelle, smog, ore di coda nel traffico, stress da vita sedentaria, culto eccessivo del comfort: col tempo anche per fare un giro di piacere i soli arti inferiori in dotazione all’uomo sono sembrati insufficienti.

La bici: vintage che ora fa tendenza

Ma oggi, complice la sensazione di crisi e ripartenza, la necessità di ricostruire un mondo nuovo, più a misura d’uomo, appunto più retrò, anti-stress, più nature, meno costoso, pare che si stia riscoprendo il piacere del sudore sulla fronte, delle sane passeggiate a piedi e – perché no – quello un po’ retrò della bicicletta.

Mezzo in voga già da tempo nelle pianure tosco-emiliane, le sue quotazioni sono oggi in risalita e la bicicletta è divenuto un vero e proprio status symbol di questa piccola rivoluzione metropolitana, alla quale molti non lesinano critiche, tra sprazzi di futurismo motoristico, disincantata “anti-utopia” e automobilismo come stile di vita contro pedoni e ciclisti che invadono la carreggiata. Ma, bando alle chiacchiere, alle filosofie ed agli schieramenti che, come al solito, non esitano a formarsi fino a coinvolgere ogni aspetto della vita quotidiana, veniamo alla bici ed ai suoi – piaccia o no – innegabili benefici.

Cosa ne pensano gli scienziati?

E’ un’apologia entusiasta quella che ne fa la Fondazione Veronesi, nata nel 2003 per sostenere la ricerca scientifica, la divulgazione e promossa da ben 11 premi Nobel che ne costituiscono il Comitato d’onore. Ebbene, proprio nella sezione “Cardiologia” del suo sito, infatti, la fondazione sottolinea come «la prima parte del corpo che giova dell’allenamento in bicicletta è il cuore». «Il muscolo cardiaco infatti – spiega Daniele Banfi – attraverso un’attività costante è in grado di diventare più forte e di resistere maggiormente alla fatica. Proprio grazie a ciò la frequenza cardiaca diminuisce e anche la pressione si abbassa. Dunque la bicicletta può essere considerata un vero anti-ipertensivo naturale!». La bici, dunque, come un vero e proprio allenamento per il cuore, che lo abitua gradualmente – una gradualità che, chiaramente, è indispensabile nell’approccio all’utilizzo delle due ruote – agli sforzi aumentandone così l’efficienza e, di conseguenza, migliorandone la funzionalità, combattendo così la cosiddetta pressione alta. Basti pensare, del resto, che secondo il Dr. Leon Bertrand: “una sana attività fisica aerobica fa parte della convalescenza dopo angioplastica (immagino coronarica). Il problema è che l’attività deve essere sana, cioè di intensità corrispondente alle capacità muscolare del convalescente e comunque con un carico modesto all’inizio e in aumento progressivo” .

Fa bene solo al cuore?

Niente affatto. Anche i capillari, a quanto pare, traggono giovamento dalle lunghe pedalate, dal momento che il movimento connesso a questo sport, che stimola molto gli arti inferiori, aiuta la circolazione del sangue, inversamente correlata alla formazione di gonfiori alle gambe. Senza contare, ovviamente, gli effetti tonificanti sulla muscolatura: in primis polpacci, glutei – il che farà senz’altro piacere alle donne – e muscoli lombari della colonna vertebrale, il che costituisce un’ottima prevenzione per i problemi alla schiena tipo ernie, spesso dovuti ad una struttura fragile della muscolatura a “protezione” della colonna vertebrale. È per questo che si tratta di uno sport consigliato a tutti, donne e uomini, bambini ed anziani, i quali senz’altro beneficeranno di un moto che chiama in causa in minima parte zone sensibili come ginocchia, femore e caviglie, causa solitamente di fastidiosi problemi con l’avanzare dell’età.

Fa dimagrire?

Tutto ciò, naturalmente, non può mancare di avere ricadute positive sul deposito in eccesso di grassi, ovvero sul dimagrimento. Come tutti gli sport aerobici, infatti, anche la bicicletta può esser definito uno sport dimagrante, soprattutto se la sua pratica è costante, l’alimentazione corretta e le “sedute” non troppo fulminee. Considerando, infatti, che si comincia a bruciare grassi dopo circa 25 minuti di attività aerobica, queste sono le indicazioni che si possono ricavare sui benefici dimagranti della biciletta:

  • se pesi 58 kg potrai bruciare in un’ora da 236 a 472 fino a 708 calorie, a seconda che l’intensità della pedalata sia rilassata, normale o raggiunga livelli agonistici
  • se pesi 81 kg potrai bruciare in un’ora da 327 a 654 fino a 981 calorie
  • se, infine, pesi 92 kg potrai bruciare in un’ora da  372 a 745 fino a 1.117 calorie

Effetto tonificante e, automaticamente, una sorta di trattamento naturale anticellulite per le donne, alle quali si raccomanda di non esagerare con lo sforzo, se non hanno intenzione di trovarsi due quadricipiti eccessivamente maschili dopo qualche mese. L’intensità giusta, per chi non ha intenzione di raggiungere livelli agonistici e mira soltanto a mantenersi in forma, è quella che consente di pedalare senza particolare affanno. Basterà questo, tra l’altro, insieme a pochi esercizi per pettorali e braccia in palestra o a casa, per far lavorare così in maniera completa tutto il corpo, considerando che anche gli addominali sono chiamati in causa durante l’utilizzo della bicicletta, dato che di fatto bilanciano la contrazione muscolare della schiena.

Quali sono gli inconvenienti?

E’ vero che non mancano fastidi dovuti alla posizione assunta ma ciò, in genere, vale per l’assunzione di una postura errata, dovuta ad altezza e dimensione del sellino e quindi si tratta di problemi propri dei ciclisti alle prime armi. Un po’ di esperienza e attenzione ai dettagli, la bicicletta giusta a seconda delle esigenze ed anche questi inconvenienti potranno essere risolti. Sconsigliati ad esempio i sellini larghi, così come troppo bassi (che inducono a piegare troppo le ginocchia) o troppo alti: il piede, in breve, deve poggiare comodamente a terra  da seduti, questa è l’altezza ideale da regolare. Se possibile, anche l’abbigliamento ha una sua importanza: pantaloncini in cotone o in tessuto sintetico ad hoc, con imbottitura del cavallo, impediscono fastidi dovuti allo sfregamento del bacino, dell’interno coscia e dei genitali. Ciò che combatte anche le poche controindicazioni che, secondo alcune ricerche, sono dovute proprio ai presunti problemi sessuali nelle donne, che lamenterebbero in alcuni casi la diminuzione della sensibilità del pavimento pelvico a causa della pressione al livello del perineo.

Cosa mangiare prima e dopo?

Quanto all’alimentazione, ecco un elemento importante, come per tutti gli sport: l’apporto di carboidrati necessari ad avere l’energia per la pedalata è indispensabile. A pranzo o colazione, quindi, bene i cereali, la pasta o il riso, mentre a cena sono consigliabili carni bianche per un giusto apporto di proteine e pochi grassi, pesce e legumi, per rinforzare i muscoli senza appesantirsi. Ultimo accorgimento: bere poco meno di mezzo litro d’acqua prima di montare in sella, magari accompagnata da un buon succo di frutta e, per chiudere, scesi dalla bici, un litro d’acqua nelle ore immediatamente successive all’attività fisica. Tanti vantaggi per un mezzo di trasporto che ha anche il merito di essere ecologico.