Perchè lo sport può aiutare i bambini con ADHD

Pubblicato il 24 giugno 2014 | Categoria: Fitness e salute, Sport e salute

Cos’è l’ADHD?

E’ conosciuta come deficit dell’attenzione associata, molto spesso, legata a iperattività.
E’ una vera e propria patologia dell’età evolutiva troppo spesso bollata come disadattamento per mancanza di cura da parte dei genitori. In realtà non è dovuta a motivi familiari o sociali e, purtroppo, non scompare con l’età.

Per i bambini che ne sono affetti è una patologia gravemente invalidante perchè fonte di esclusione dalle relazioni sociali, molte volte anche familiari.
Non sono state trovate terapie particolarmente efficaci, anche se oggi la guanfacina, un nuovo farmaco, sembra poter avere sviluppi interessanti.
Ne parla il pediatra dr. Paola Tomassini “…Il farmaco è di recente scoperta ed utilizzato nella Sindrome da deficit di attenzione e iperattività con promettenti vantaggi. L’ipotesi di azione farmacologica è un’attivazione dei recettori neuronali al livello della corteccia frontale, sede della memoria ed in genere delle capacità intellettive. Non si conoscono gli effetti collaterali; per i problemi a distanza serve almeno un follow up a 5 anni”.

In America un gruppo di psichiatri pediatrici sostiene, in una pur limitata ricera, che la miglior terapia, per questi bambini, è quella di praticare sport.
Lo sport ha un ruolo molto positivo per la vita di molti bambini. Non c’è ragione per cui non dovrebbe averlo anche per i bambini affetti da ADHD, sostengono i ricercatori.

Fare sport fa aumentare l’autostima

L’isolamento a cui vengono costretti questi bambini ed il loro stesso comportamento, di cui sono consapevoli, portano ad un concreto deficit di autostima.
Praticare un’attività sportiva è un ottimo modo per aumentare la propria autostima. Lo sport permette di mettersi in gioco che è la cosa di cui hanno maggiormente bisogno questi bambini.

Questo è quanto dichiara il dr. Jay Salpekar, uno psichiatra infantile esperto di ADHD presso il Centro Medico pedriatrico di Washington, DC.
Inoltre, “lo sport offre molte possibilità di inclusione sociale, oltre a dare una buona forma fisica“, dice ancora il dr. Salpekar.
Favorire il legame con i coetanei, uscire “dal guscio” in cui sono portati a rinchiudersi è la terapia di maggior successo in questi casi.

Anche altri esperti, come il dr. James McGough, sono d’accordo. “Un problema comune con i bambini ADHD è trovare qualcosa per aiutarli ad acquisire fiducia e autostima”, dice Il dr. McGough, psichiatra infantile della UCLA ADHD Clinic di Los Angeles.
“Possono utilizzare lo sport come veicolo per fare e avere amici. Ed attività sane come lo sport sono molto più utili che passare ore ed ore da soli, davanti al televisore”.

La scelta dello sport giusto

Naturalmente molte possibilità di riuscita sono legate alla scelta del tipo di sport.
Per questo è necessario offrire loro una vasta scelta, far provare tutte le possibilità offerte dalla scuola o dai centri per ragazzi e, alla fine, lasciare loro la scelta di praticare quello che li attrae maggiormente.

Identificare e sostenere gli interessi di vostro figlio“, sostiene il dr. McGough. “Questo è il punto di partenza“.
In linea generale, è meglio privilegiare sport che tengono sempre in movimento, come il calcio, ed evitare sport che, al contrario, prevedono lunghi momenti di inattività ma con grandi livelli di concentrazione, come il baseball.

Alcuni sostengono che gli sport individuali, come il tennis ed il nuoto, siano da preferire perchè non c’è bisogno di mantenere l’attenzione verso i propri compagni di squadra e non bisgona ricordare ed imparare strategie di gioco, a volte complesse.

Non ci sono conferme in tal senso anche se viene citato spesso un esempio piuttosto concreto: Michael Phelps, 18 medaglie olimiche nel nuoto, era un bambino ADHD.
Ciononostante il dr. Mc Gough sostiene che se la preferenza fosse indirizzata verso uno sport di squadra è meglio sostenerla ed incoraggiare il bambino in quella direzione.

Da un punto di vista operativo, una statistica ha concluso che sono le arti marziali ad essere in cima alle preferenze dei bambini ADHD.
Gli psichiatri sostengono molto questo tipo di scelta perchè, in età infantile, sono del tutto privi di mosse violente o pericolose e vengono effettuati tenendo i bambini in gruppo ed abituandoli a fare determinati movimenti con tempistiche comuni, il che è particolarmente utile per i bambini ADHD.
Salpekar, che ha allenato a calcio molti bambini per anni, raccomanda inoltre ai genitori di prestare molta attenzione alla personalità dei loro figli nella scelta di uno sport.

Se non sono molto competitivi, egli dice, non spingeteli verso un’attività agonistica.
Piacere e, partecipazione sono molto più importanti, nel lungo periodo, che non l’aspetto competitivo“, spiega ancora il dr. Salpekar.
Naturalmente, continua citando il caso di Phelps, questo non si gnifica che in caso si sviluppino delle potenzialità agonistiche, queste vadano represse.