Sport ed epilessia nel bambino

Pubblicato il 24 giugno 2014 | Categoria: Featured, I bambini e lo sport, Lo sport dall'infanzia all'adolescenza

L’epilessia è una malattia di origine cerebrale molto temuta, soprattutto per gli effetti, gravi ed evidenti nei periodi acuti, le crisi convulsive, che, putroppo, può manifestarsi anche nei bambini.

La neurologa dr. Giovanna Bellini ne fornisce una esauriente spiegazione “…Ogni neurone è come un interruttore che può accendersi o spegnersi, e determinare a sua volta una scarica (impulso) ad altri neuroni a cui è collegato tramite una “rete” neurale. 

Alla base della crisi epilettica c’è in termini semplici una scarica elettrica improvvisa e contemporanea di un gruppo di neuroni; tale scarica può rimanere limitata al gruppo di neuroni che l’ha creata o diffondersi, determinando così la differenza tra crisi epilettiche parziali e generalizzate. 

Sul piano clinico i sintomi clinici dipenderanno dalla zona del cervello in cui si trovano questi neuroni “impazziti” e dalla funzione a cui normalmente sono adibiti. 

Si distinguono tre tipi principali di epilessia in base all’origine: epilessie idiopatiche o primarie, epilessie sintomatiche o secondarie ed epilessie criptogenetiche ad origine non identificata. 

L’epilessia idiopatica o primaria ha quasi sempre un’origine genetica, caratterizzata da assenza di malattie metaboliche o strutturali e nei periodi tra una crisi e l’altra (intercritici) non ci sono sintomi perchè il cervello non ha deficit. 

L’epilessia sintomatica o secondaria è dovuta alla presenza di una malformazione/patologia del cervello; nei periodi intercritici ci possono essere deficit funzionali di base. 

L’epilessia criptogenetica infine è quella forma di cui non si conosce l’origine, si suppone derivi da alterazioni strutturali del cervello, si manifesta nella primissima infanzia ed indica una cattiva prognosi per lo sviluppo del bambino”.

I genitori di un bambino epilettico sono spesso angosciati perchè temono che qualunque attività sia pericolosa per il proprio figlio.

Tendono quindi a diventiare iperprotettivi limitando così lo sviluppo armonico del bambino più di quanto possa fare la malattia stessa.

Naturalmente questi timori sono del tutti naturali ma, altrettanto naturalmente, non hanno fondamenti reali, dal momento che la maggior parte dei bambini con epilessia stanno normalmente bene e possono condurre vite completamente normali.

Si è sempre posto l’accento su quello che i bambini affetti da epilessia non possono fare“, dice il dr. William R. Turk, responsabile della Divisione di Neurologia presso il Children di Nemours ‘Clinic di Jacksonville, in Florida. “Ma oggi, cerchiamo di sottolineare ai bambini e agli adolescenti non quello che non possono fare, ma cosa possono fare“.

E la maggior parte dei bambini con epilessia può fare qualsiasi cosa.

Naturalmente, sostengono ancora i medici, è importante prendere alcune precuzioni nella vita quotidiana, come evitare l’uso delle scale o preferire la doccia alla vasca da bagno ma, in generale, non bisogna rendere troppo limitante la vita di ogni giorno ai bimbi epilettici.

Lo sport ed i bambini epilettici

A molti genitori l’attività sportiva sembra fuori questione per i bambini. In realtà, anche in questo caso, basta qualche precauzione. Il nuoto, ad esempio, è utilissimo per tutti i bambini e nel caso di bambini epilettici è sufficiente una maggior attenzione da parte dei genitori e/o del bagnino. Non perdere di vista il proprio figlio, per essere pronti ad intervenire in caso si manifesti una crisi, dovrebbe essere più che sufficiente per tranquillizzare i genitori troppo ansiosi sul fatto che la piscina o il mare non sono più pericolosi della vasca da bagno.

Anzi, dal momento che il bagno può essere un luogo pericoloso per i bambini con epilessia, i medici suggeriscono alcune precauzioni come:
Assicurarsi che la porta del bagno sia sempre apribile dall’esterno oppure eliminare le serrature.

Se si usa la vasca, assicurarsi che lo scarico non sia ostruito, in modo che non sia possibile riempire troppo la vasca stessa.

Fare sport

Molti genitori di bambini epilettici temono che sia troppo pericoloso per i loro figli praticare sport o che, comunque, non ne siano in grado.
In realtà lo sport è una parte importante della vita di ogni bambino e, nella maggior parte dei casi, quasi tutti gli sport sono sicuri per i bambini con l’epilessia.

Non c’è una regola fissa su cosa un bambino con epilessia dovrebbe o non dovrebbe fare.
Si tratta, in ultima analisi, diaffidarsi al comune buon senso e valutare le peculiaritài del bambino.
Il dr. Turk incoraggia i suoi pazienti, sia i bambini e gli adolescenti, a mettere in pratica le loro abilità e ad avere come punto di riferimento soltanto i propri limiti naturali.