Conteggio delle calorie: qualche consiglio

Pubblicato il 23 settembre 2016 | Categoria: Alimentazione e sport, Featured, Fitness e alimentazione

Come fare il conteggio delle calorie

Quante volte sentiamo l’espressione “dose giornaliera raccomandata”? Moltissime volte, ma non sempre ci rendiamo conto di come si effettui realmente il conteggio della calorie, poiché, a differenza di ciò che pensiamo, non tutte le calorie sono uguali.

Vediamo, qui di seguito, le cose da sapere riguardo il conteggio delle calorie.

Le dosi giornaliere raccomandate non sono adatte a tutti.

Il National Health Service raccomanda 2000/2500 calorie al giorno, ma vi è anche chi arriva a 12000. Il dott. Sally Norton, chirurgo e consulente di perdita di peso del NHS, spiega che, poiché ognuno di noi è diverso dagli altri, è difficile stabilire le esigenze di ognuno senza opportune misurazioni mediche basate su altezza, grasso, ecc.

Se abbiamo un peso stabile, vuol dire che si ha una giusta alimentazione e una giusta quantità di calorie.

Tendiamo a sottovalutare la nostra assunzione di calorie di circa il 30-50%.

Uno studio del Behavioural Insights Team dimostra come gli intervistati, sottoposti a indagini nazionali sull’assunzione di calorie, ne sottovalutino i consumi. Fattori negativi possono essere, ad esempio, i continui pasti fuori casa.

Camminando si possono bruciare più calorie di ciò che si pensa.

Un recente studio americano ha dimostrato che i principali standard adottati per calcolare le calorie bruciate mentre si cammina sono verificati nel 97% dei casi.

Non fidatevi delle confezioni.

Il contenuto calorico dei cibi pronti, spesso, varia di circa il 10% rispetto all’indicazione sull’etichetta.

La differenza di contenuto calorico tra cibi crudi e cotti è del 10-30%.

La cottura dell’alimento trasferisce all’esterno parte del processo digestivo, e ciò implica l’aumento delle calorie assorbite dal nostro corpo e la riduzione dell’energia che il corpo brucia attraverso la digestione. Anche il metodo di cottura ha impatto sul contenuto calorico e le etichette possono, dunque, avere solo una funzione indicativa.

Il valore nutrizionale è più importante del contenuto calorico.

Il conteggio delle calorie varia in base a fattori differenti, e, come spiega il dott. Norton, quello che si legge sulle etichette può indicare anche il basso contenuto di grassi di prodotti alimentari trasformati.

Il grasso contiene più calorie per grammo rispetto ad altri gruppi di alimenti e, perciò, tende a essere rimosso, con l’aggiunta di altri agenti che rendono il cibo più appetitoso. Secondo uno studio del 2015, il rischio di diabete aumenta di circa 11 volte per ogni 150 calorie supplementari.

L’aumento di insulina aiuta le cellule a memorizzare più calorie.

Mangiare cibo contenente un alto livello di zucchero permette di rilasciare energia rapidamente, aiutando il corpo a rilasciare grandi quantità di insulina. I picchi ormonali portano il corpo a convertire il glucosio in depositi di grasso. Mangiare cibi ad alto contenuto calorico, ricchi di fibre che rilasciano energia lentamente, come il riso, vuol dire che il corpo ottiene meno peso rispetto a quello ottenuto dal consumo di cibi a basso contenuto calorico, come le bevande zuccherate.

Tutti questi consigli testimoniano che non è tanto importante la quantità, ma, principalmente, la qualità e la tipologia di calorie assunte.