“Cosa mi è successo quando mi sono allenata per la prima maratona”

Pubblicato il 25 novembre 2016 | Categoria: Featured, Fitness e salute, Tecniche di allenamento

jenny mccoy: la sua esperienza da corritrice

Jenny McCoy racconta cosa le è capitato durante i mesi in cui si è allenata per partecipare alla Maratona di New York.

1) Perdita dell’unghia dell’alluce

Jenny si allenava da due settimane e, dopo una corsa di 12 miglia, ha sentito un dolore all’unghia dell’alluce sinistro, come una sorta di pulsazione. Arrivata a casa, ha tolto il calzino e ha visto una pulsante massa gonfia e rossa sotto l’unghia, causata, molto probabilmente, dal fatto che non aveva protetto bene l’unghia e aveva corso troppo.

Dopo una visita dal podologo, che ha curato l’infezione e ha rimosso l’unghia, Jenny ha ripreso ad allenarsi, sorpresa dal fatto che non avesse sentito dolore durante la cura e la rimozione, ma consapevole del fatto che, per chi si corre, questo incidente è abbastanza frequente.

Ha imparato, però, da quel momento, a essere attenta nel tagliare bene le unghie, per evitare di farle sbattere contro le scarpe durante la corsa.

2) Crampi allo stomaco

Jenny aveva sentito spesso parlare del problema dei crampi allo stomaco e della diarrea che, molte volte, colpiscono i corridori della lunga distanza e le è capitato durante una corsa di 5 miglia, quando, a meno di un quarto di miglio da casa, le sono iniziati i crampi che, alla velocità della luce, sono arrivati all’addome.

Si è fermata, ha respirato profondamente e, provando un forte dolore a ogni passo, è tornata a casa. Per giorni, poi, ha avuto paura di tornare a correre, ma poi ha capito che era fondamentale avere delle corrette abitudini alimentari e, così, ha iniziato, pian piano, a capire quali cibi fosse meglio evitare prima di un allenamento.

3) Cadute

Per ben due volte, una a pochi isolati da casa e una in Central Park, Jenny è caduta durante la corsa, perché la stanchezza, normalmente, la conduce a trascinare i piedi e a inciampare. La seconda volta, ha perso molto sangue, tanto che molte persone si sono fermate a soccorrerla, fornendole cerotti, salviettine umidificate e sciarpe da usare come lacci emostatici.

Nel giro di due giorni, grazie a pulizia e pomata antibiotica, è riuscita a riprendere gli allenamenti e ha iniziato a migliorare la quantità e la qualità del suo sonno, in modo da ridurre la stanchezza durante la corsa.

4) Sudorazione eccessiva

In una giornata di agosto particolarmente calda, dopo una corsa di 16 miglia, Jenny ha sudato talmente tanto da fermarsi a comprare una bibita energetica e un vestito in tintoria e lì, guardandosi allo specchio, si è accorta del livello eccessivo di sudorazione visibile dai suoi indumenti, che erano diventati trasparenti.

Così, ha iniziato sia a correre al mattino presto nelle giornate più calde e sia a indossare indumenti scuri che, nonostante attirino di più il calore, servono a evitare che le chiazze di sudore siano molto evidenti.

5) Irritazione della pelle

Dopo aver iniziato a fare corse più lunghe di 15 miglia, Jenny ha notato rossore e bruciore nell’interno coscia e lungo i bordi del reggiseno. Dopo aver curato le irritazioni, ha ripreso a correre spalmando della vaselina sulla pelle, che fungesse da lubrificante e riducesse l’attrito sulla pelle durante la corsa.

6) Eccessivo gocciolamento del naso

Jenny ha iniziato, durante la corsa, a perdere un’eccessiva quantità di muco dal naso che le rendeva anche difficile la respirazione. Ha notato che molti corridori avevano il suo stesso problema e ha iniziato a pulirsi con la t-shirt come loro, ma non ha trovato soluzioni che servissero a prevenire il fastidio.

7) Gonfiore addominale

Circa 45 minuti dopo l’inizio della corsa, Jenny ha iniziato a soffrire di gonfiore addominale, che le durava molto e le impediva di dormire e di fare altro. Ha iniziato, così, a prestare estrema attenzione all’alimentazione, trovando miglioramento nell’aggiunta di uno spuntino, come una barretta energetica, due ore prima dell’allenamento e, soprattutto, ha capito l’importanza della giusta idratazione, bevendo tanta acqua durante tutta la giornata.

L’esperienza di Jenny è utile a comprendere quali sono gli inconvenienti che possono incontrare coloro che si dedicano alla corsa, ma serve anche a tranquillizzare queste persone perché, come ha spiegato Jenny, sono tutti problemini facilmente risolvibili con la tenacia e le corrette abitudini!