Una passeggiata al giorno riduce il rischio di tumore al seno

Pubblicato il 4 marzo 2014 | Categoria: Fitness e salute, Senza categoria, Sport e salute

Ci sono sempre più evidenze scientifiche che l’attività fisica, anche una semplice passeggiata quotidiana, può ridurre il rischio di insorgenza di alcuni tipi di tumore, anche se gli scienziati non sono ancora in grado di spiegarne i meccanismi e nemmeno di consigliare l’attività fisica più sicura in questo tipo di prevenzione.

Ma due recenti studi sembrano aprono nuove prospettive per quanto riguarda il tumore al seno.
Il più recente di questi studi, pubblicato on line sul magazine Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention dai ricercatori del Programma di Ricerca di Epidemiologia presso l’American Cancer Society, hanno avanzato la teoria che l’attività fisica ha influenza sul metabolismo ormanale, in particolare degli estrogeni.

Perchè questo studio è particolarmente interessante?

Ciò che rende questo studio serio e interesante è la modalità con la quale è stato condotto. I ricercatori infatti hanno analizzato ed incrociato i dati presenti nell’enorme database dei pazienti dell’American cancer society.

Il database comprende informazioni mediche dettagliate provenienti da più di 73.600 donne in post-menopausa, dai 50 ai 73 anni, interessate allo studio nei primi anni 1990. In circa 20 anni hanno seguito un programma di follow-up, compilando un questionario ogni 2 anni. Tra le altre informazioni, il questionario prevedeva domande sulle eventuali tipologie di attività fisica praticata. Tra le attività fisiche praticate quella di camminare è stata la più evidenziata.

Incrociando i dati in base alla tipologia e alla quantità di attivitàfisica svolta, i ricercatori hanno ottentuto risultati – da loro stessi definiti incoraggianti – in base ai quali le donne che hanno dichiarato di camminare almeno un’ora al giorno presentavano un rischio di tumore inferiore del 14% rispetto alla percentuale di donne che ha dichiarato di camminare circa 3 ore alla settimana.

Le donne che hanno dichiarato di esercitare attività fisica molto più faticosa per almeno 10 ore la settimana hanno dimostrato un’incidenza minore del 25%.

La validità dei risultati è stata verificata anche controllando se le donne fossero in sovrappeso o sottoposte a terapia ormonale sostitutiva.
Per i ricercatori il risultanto più importante è stato accertare la riduzione del rischio per le donne che hanno dichiarato che camminare era l’unica attività fisica effettuata.

Tutte possono camminare ogni giorno?

Il motivo è proprio che non ci sono limitazioni nè di tipo fisico e nemmeno ambientale, tutte possono effettuare una passeggiata quotidiana, ad andatura normale, per un’ora al giorno. La significativa riduzione del rischio nelle donne in post-menoapusa dimostra che è particolarmente utile.

Come intervengono gli estrogeni nei casi di tumore al seno?

Il secondo studio pubblicato aiuta a chiarire i meccanismi in base ai quali l’attività fisica riduce il rischio di tumore al seno. Lo studio è effettuato dai ricercatori della School of Public Health presso l’Università del Minnesota che hanno coivolto alcune centinaia di donne più giovani, in pre-menoausa e tutte accumante dall’abitudine alla sedentarietà, suddividendole in 2 gruppi.

Il primo gruppo è rimasto sedentario mentre il secondo gruppo mentre l’altro ha iniziato un programma di moderato esercizio aerobico che continuava cinque volte a settimana per 16 settimane.

All’inizio e fine del periodo di test, i ricercatori hanno testatio i livelli di estrogeni e loro metaboliti in base al fatto che precedenti studi hanno scoperto che la presenza questi metaboliti nelle urine di una donna, in un particolare rapporto, indica un rischio accresciuto di cancro al seno durante la sua vita.

I valori non sono cambiati nel gruppo delle sedentarie mentre hanno subito significativi cambiamenti nel secondo gruppo, con riduzioni della presenza di alcuni metaboliti tali da indicare un diminuito rischio di tumore al seno.

Visto che l’esercizio fisico ha portato a riduzioni di grasso ed aumento della massa muscolare si pensa che la riduzione si sopratutto dovuta alla relazione tra tessuti adiposi ed estrogeni.

Gli stessi ricercatori sottolineano che i risultati del loro lavoro non risolvono il problema del tumore al seno ma indicano una strada, semplice e non costosa, per ridurre i rischi ma la via maestra è sempre la prevenzione.

Fattori familiari, uso della pillola contraccettiva, età, sono tutte considerazioni che inducono ad una attenta prevenzione, come dice il ginecologo dr. Marcello Sergio, “Oltre all’autopalpazione dai 20 ai 40 anni ogni donna dovrebbe effettuare una visita senologica almeno una volta ogni tre anni, soprattutto se assume la pillola anticoncezionale.  La prima mammografia va eseguita dai 40 anni ogni 12 mesi. Nelle pazienti a rischio per familiarità o altro, si deve invece iniziare a 30 con l’esame ecografico da ripetere una volta l’anno. In genere, in tutte le pazienti giovani, specie quelle che assumono contraccettivi ormonali, è consigliabile eseguire un’ecografia mammaria ogni 1-2 anni”.